Upgrade 1.0 Pasturare, come, quando e perchè!

Tutto parte da una necessaria esigenza: voler bucare tanti pesci in un lasso di tempo ristretto. Da qui nasce la pasturazione ovvero il "richiamo" che accentua le probabilità di cattura ed il richiamo cronologico di specie diverse sulla cibatura.

Dipende dall'esca e dal tipo di pescata che tutto cambia. Mi trovo a pescare a galla col pane in fiume e non pasturo ma mi lego fortemente alla prima passata o lancio per assorbire il primo pesce sulla mia esca che, unica e solitaria, arriva a presentarsi, per poi azionare la frenesia alimentare dopo la prima cattura, certamente tutto parte anche da un'altra incognita fondamentale: stiamo pescando in richiamo o in azione? ... in questo caso del pane a galla in fiume siamo in azione visto che sulla corrente in centro fiume passano le prime cose per poi cambiare rotta e depositarsi lungo sponda o in mollaie. Nei laghetti potrei utilizzare, quindi in acque ferme, due o tre pezzi grossi di pane che fungono da richiamo nei pressi della sponda per far avvicinare i "pezzi grossi" pescando così in richiamo mentre, se vedo delle bollate, movimenti in superficie o navigare a filo d'acqua qualche ombra è li che entro in azione pescando a vista sul pesce. A fiocco o a pasterello, soprattutto per i muggini in fiume sarà indispensabile la pasturazione che avverrà in modo naturale col pasterello stando ben attenti a dosare lo spot rispetto alla corrente, con lanci diretti sulla razzolata dosando pastura e posizione rispetto alla corrente per il fiocco. La pasturazione diventa impegnativa ed alquanto rischiosa quando andremo a pescare in razzolata con i bachi liberi. Qui entrano in gioco molteplici fattori, alcuni dei quali decisivi per la pescata. Tanto che, se andremo a sbagliare faremo peggio che non pasturare proprio!

Dovremo quindi studiare se pasturare in richiamo o in azione come detto prima, e in base a quello iniziare a creare in modo puramente immaginario che per esperienza si tramuta in realtà, il banchetto dove i nostri amici risiederanno. Potranno mangiare in corsa, a fermo, in corrente su una fascia di 10 cm dal fondo, a galla e tutto questo rispetto alla stagione dove il pesce preferisce cibarsi, su quale strato di corrente e livello di acqua stare dettato da un termoclino più o meno piacevole. Corrente più o meno forte e profondità quindi fondale saranno i nostri due assi cartesiani da incrociare per immaginare i bachi lanciati dove andranno a finire e che percorso faranno, se verranno mangiati al volo oppure 10 metri più a valle, se i pesci entrano a muovere il fondo facendo ulteriormente rimbalzare i bachi sulla corrente. La profondità gioca poi un ruolo importante, su uno striscio di corrente uniforme con profondità basse circa 40/60 cm i bachi si comporteranno diversamente che in una buca con 300/400 cm di massima profondità e ancor peggio su una pescaia! Chissà i nostri poveri bachi dove andranno a finire e quindi il nostro all'amo non sapremo mai se sta circolando insieme agli altri. Un consiglio è quello di testare velocemente gli spot razzolando in vari punti tanto che poi da li il vostro resoconto non è altro che una cattura fatta che vi darà poi la consapevolezza di viaggiare con l'esca serrata alla pastura, lo scopo è quello naturalmente di far viaggiare e quindi presentare l'esca nello stesso modo della pastura data. I bachi devon correre fermarsi o vagare e il nostro innesco altresì deve fare lo stesso inglobato nella massa, il più possibile con lo stesso flusso e movimento. Mi sono accorto dopo molto tempo che gli stessi pesci in frenesia dettano regole su come mangiare, mi trovo a richiamare con manciate di bachi 10 mt sopra la razzolata ed i bachi posati sul fondo rialzati dai pesci stessi riprendere la corrente, oppure risalire sotto corrente di una pescaia mentre nell'immaginazione pensavi fossero scesi più a valle. Dovremo considerare anche che i fiumi hanno dei fili d'acqua che si muovono in modo sorprendente (un'esempio lampante fu un giorno che un'escavatore, lavorando alla sistemazione degli argini, avesse intorbidito l'acqua 20 mt sotto di me e per un dato caso strano le correnti avessero macchiato tutto lo striscio per oltre 300 mt a monte della corrente).

Oltre al punto di pasturazione importante e non di meno la mole e la frequenza di pastura che utilizzeremo. Detta regola soprattutto la stagione quindi se il pesce mangia più o meno, il deposito che si viene a creare in razzolata e soprattutto se il pesce mangia oppure no. Inutile dire che se dopo 20 razzolate non si è visto far pio allora è inutile buttare ulteriori bachi di richiamo se siamo sicuri di essere sul pasturato!